Haydn e Beethoven come alfa e omega della storia del quartetto d’archi d’epoca classica.
Dalla maturità haydniana (il Quartetto op. 77 n. 2, commissionato a Haydn dal mecenate “beethoveniano”
Lobkowitz, appartiene alla sorprendente ultima stagione creativa del compositore) all’opera d’esordio di Beethoven (l’op. 18 con cui si apre il suo straordinario percorso quartettistico).
In chiusura il secondo dei Quartetti op. 59, dedicati al conte Andrej Rasumovskij, ambasciatore dello zar presso la corte viennese, opera fondamentale del Beethoven “eroico”.